Comprensione del testo: quanto è importante saper comprendere il significato delle parole

Oggi ti parlerò di comprensione!

Lo farò chiedendoti di metterti alla prova con due piccoli test. I test sono autovalutativi e serviranno a farti comprendere meglio cosa si cela dietro all’abilità della comprensione.

Quotidianamente mi accorgo che i ragazzi si trovano in difficoltà quando devono affrontare la lettura di un testo ed estrapolare le informazioni più importanti.

Questi stessi ragazzi quando non capiscono le frasi scritte davanti ai loro occhi cercano una strategia per ovviare il problema: la maggior parte delle volte continuano a leggere il testo sperando che mamma e papà non facciano loro domande alla fine della lettura. Alcuni altri invece chiudono il libro e rinunciano a proseguire con lo studio.

Anche a me è capitato più di qualche volta di non capire delle parti di testo. Dentro di me però pensavo: “Non è possibile che tu non riesca a capire, Elena! Rimettiti sotto e cerca di risolvere questo problema”. E nella maggior parte delle volte ci riuscivo, ma… impiegavo la gran parte del mio tempo pomeridiano nel fare ciò. Naturalmente mi trovavo poi a rincorrere i compiti rimasti in sospeso per il giorno successivo.

Affrontare un percorso sulle difficoltà di apprendimento (link) legate alla comprensione del testo è fondamentale per acquisire competenze utili al raggiungimento del successo scolastico. Se infatti in prima e seconda elementare la lettura ha come finalità principale quella della decifrazione, procedendo con gli anni, la scuola richiede di sviluppare competenze individuali di analisi di informazioni scritte e di testi.

Spesso però a scuola si dà per scontato che un bambino acquisisca in autonomia questa abilità. Ed è proprio per questo motivo che emerge con il passare degli anni sempre più una difficoltà di comprensione dei brani proposti ai ragazzi.

La comprensione è un processo molto complesso ed articolato, da non sottovalutare, che richiederebbe un libro intero per essere spiegata.

In questo articolo voglio solamente sfatare una credenza molto comune che c’è relativa alla comprensione del testo.

La comprensione non è solo questione di vocabolario

È luogo comune pensare che la capacità di comprensione sia proporzionale alla quantità di parole che una persona conosce. Si ritiene infatti che una persona con un buon vocabolario sia in grado di comprendere qualsiasi tipo di testo.

Niente di più sbagliato!

Per capire meglio cosa intendo ti chiedo di metterti alla prova con un test.

Il test è molto semplice, suddiviso in due fasi. Procurati un pezzo di carta e una matita prima di cominciare e, quando sei pronto, prosegui con la lettura.

[read more=”TEST 1 – Fase 1” less=”TEST 1 – Fase 1“]

Leggi l’elenco di parole riportate qui sotto e scrivi sul tuo foglio di carta solo le parole di cui non conosci il significato.

  • punti
  • maggiore
  • costante
  • la
  • sull’
  • centro
  • delle
  • luogo
  • due
  • somma
  • giacenti
  • da
  • in
  • fuochi
  • asse
  • dal
  • cui
  • distanze
  • dei
  • detti
  • equidistanti
  • è
  • geometrico

Appena hai concluso puoi procedere alla seconda parte del test.

[/read]

 

[read more=”TEST 1 – Fase 2” less=”TEST 1 – Fase 2“]

In questa parte di test ti chiederò di disegnare sul tuo foglio di carta quello che c’è scritto nella frase riportata qui sotto. Per semplificarti il compito ho utilizzato solo le parole elencate nella prima fase del test.

Dal momento che la maggior parte delle parole sono di uso comune, per te dovrebbe essere abbastanza semplice comprendere la definizione scritta qui sotto e fare il relativo disegno.

Ecco la definizione:

“Luogo geometrico dei punti in cui è costante la somma delle distanze da due punti detti fuochi, giacenti sull’asse maggiore ed equidistanti dal centro”

[/read]

 

Com’è andato il test?

Un primo gruppo di persone che si è messo alla prova con il test non è sicuramente riuscito a rappresentare con un disegno la definizione (se vuoi vedere la soluzione clicca qui). Un secondo gruppo invece, appassionato di matematica e di geometria analitica, non avrà avuto alcun problema a riconoscere la definizione e rappresentarla sul foglio di carta.

Come mai? Che differenza c’è tra le persone del primo e quelle del secondo gruppo?

L’unica grande differenza è il background linguistico che le persone hanno rispetto alla conoscenza delle parole. Ti spiego meglio.

Il primo gruppo di persone, probabilmente ha una buona comprensione del significato delle singole parole. La difficoltà di comprensione nasce però nel momento in cui le parole devono combinarsi tra di loro e dare forma ad un concetto più ampio e complesso. Non avendo mai avuto esperienza del significato globale della frase, si sono trovate in difficoltà e non sono riuscite a completare il test.

Il secondo gruppo di persone, invece, ha avuto un grosso vantaggio: ha potuto creare un ponte di collegamento tra esperienze pregresse e la definizione presentata. La conoscenza dell’argomento ha permesso alle persone del secondo gruppo di fare previsioni ed inferenze corrette e di organizzare le informazioni in ordine gerarchico di importanza.

Le parole presentate all’interno di una frase hanno infatti un loro peso: tale peso può variare in base al contesto e all’argomento di cui si sta leggendo. La capacità di valutare se una parola è importante o meno rispetto agli obiettivi di comprensione è fondamentale per sviluppare un approccio attivo nella gestione delle singole parole all’interno del contesto più ampio della frase.

La comprensione del testo: è possibile se non si capiscono le parole?

Se nella parte precedente dell’articolo ho voluto mettere in luce come conoscendo il significato delle parole non per forza si è in grado di comprendere le frasi, in questa nuova parte di articolo voglio farti sperimentare esattamente la situazione opposta.

Come anticipato inizialmente, ecco un altro test che ti propongo.

[read more=”TEST 2” less=”TEST 2“]

Qui sotto puoi trovare un breve pezzo de Il Lonfo, una poesia scritta da Fosco Maraini. Ho trascritto solo i versi iniziali. Quello che ti chiedo di fare è di prendere nuovamente un foglio di carta e una matita. Dopo aver letto la poesia ti farò alcune domande, come quelle che si fanno a scuola per valutare la comprensione del testo.

Ecco il testo da leggere.

Il lonfo non vaterca né gluisce

e molto raramente barigatta,

ma quando soffia il bego a bisce bisce

sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta.

È frusco il lonfo! È pieno di lupigna

arrafferìa malversa e sofolenta!

Se cionfi ti sbiduglia e t’arrupigna

se lugri ti botalla e ti criventa.

Prima di procedere con le domande, per facilitare il compito, puoi andare a vedere il breve filmato riportato qui sotto in cui Gigi Proietti recita lo spezzone di poesia de Il Lonfo. L’intonazione usata durante la lettura infatti può facilitare la comprensione del testo.

Pronto per le domande?

Eccole qui sotto:

  1. Quali azioni compie/non compie il lonfo all’inizio della poesia?
  2. Com’è il lonfo?
  3. Cosa fa il lonfo se cionfi?
  4. E se invece lugri?

Prendi il tempo necessario per rispondere. Quando avrai finito prosegui pure con la lettura dell’articolo.

[/read]

Le quattro domande che ti ho proposto possono assomigliare a quelle che i ragazzi si trovano ad affrontare nelle prove di comprensione che fanno a scuola.

In questo secondo test sarai probabilmente riuscito a rispondere alle domande, pur non sapendo cosa sia un “lonfo” o cosa voglia dire la parola “cionfi” o “sbiduglia”.

Per portare a termine il compito hai dovuto fare ricorso a delle strategie che non tenessero conto solamente dell’aspetto lessicale e semantico delle parole. La tua conoscenza della struttura frasale italiana ti ha permesso di rispondere alle domande.

Sembrerebbe quindi che per comprendere correttamente un testo non sia nemmeno necessario conoscere le parole.

Il test che hai appena fatto ne è la prova!

In realtà ciò dipende dal livello di comprensione che si prende in riferimento per la valutazione.

Il primo livello di comprensione è molto superficiale. Tale livello permette alla persona di ripetere parola per parola alcune frasi, di rispondere alle domande in modo quasi del tutto automatico. È un livello “meccanico” e richiede una buona capacità di memoria uditiva. Tale memoria è però molto volatile e nel giro di poche ore o di pochi giorni, ciò che è stato compreso a questo livello viene dimenticato.

(Se vuoi saperne di più su come funziona la memoria leggi l’articolo Una memoria da elefante!)

Per affrontare le quattro domande del test avrai sicuramente fatto ricorso a questo tipo di comprensione.

Esiste però un secondo livello, più articolato. È il livello in cui il lettore è in grado di costruire una rappresentazione mentale delle frasi espresse nel testo. Tale rappresentazione richiede ovviamente una minima conoscenza del significato delle parole presentate e una capacità di discriminazione tra informazioni importanti o meno.

Infine il terzo livello permette di raggiungere la piena comprensione dei contenuti del testo scritto; il lettore che analizza il testo a questo livello è in grado di rappresentare le informazioni acquisite in modo personale e rielaborato.

Gli strumenti giusti per comprendere il testo

Per arrivare ad avere la completa padronanza del testo, raggiungendo così il terzo livello della comprensione, bisogna quindi attrezzarsi con i giusti strumenti.

Il giusto equipaggiamento comprende la capacità di analisi dei contenuti, di elaborazione sintattica e lessicale, di creare inferenze e collegamenti tra le parole. Tali capacità permettono al lettore di gerarchizzare le informazioni e creare delle rappresentazioni mentali adeguate e corrette.

Un ultimo aspetto da non sottovalutare è legato alle competenze metacognitive e metastrategiche di approccio al testo.

Comprendere il testo vuol dire quindi non fermarsi alle singole parole e al loro significato. Vuol dire andare oltre le parole!

Ogni volta che si incentiva un ragazzo a potenziare l’aspetto lessicale per migliorare la comprensione, è importante ricordare che si stanno tralasciando la maggior parte delle componenti coinvolti nell’analisi del testo.

Durante i nostri percorsi sulle difficoltà di apprendimento e sul metodo di studio non sottovalutiamo l’importanza della capacità di comprensione del testo e facciamo in modo di fornire al ragazzo degli strumenti per allenare, sviluppare o potenziare questa abilità utile non solo a scuola, ma fondamentale anche per gli apprendimenti futuri.

2 pensieri riguardo “Comprensione del testo: quanto è importante saper comprendere il significato delle parole

  • 29 Aprile 2021 in 6:57
    Permalink

    Articolo molto interessante.
    Avrei una domanda: un alunno straniero delle superiori mi ha posto un quesito al quale non so rispondere con certezza. Il ragazzo, quando legge, non conosce il significato di alcune parole perciò mi ha chiesto se è meglio cercare sul vocabolario ogni singola parola oppure se è meglio andare avanti e provare a intuirne il significato. Lui però quasi mai riesce ad intuire il significato delle parole che legge, quindi è costretto a cercare il significato delle parole rendendo la lettura molto più faticosa e impegnativa. Quali suggerimenti potrei dargli?

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    • 30 Aprile 2021 in 19:38
      Permalink

      Buongiorno, la domanda è molto interessante. Le lascio alcune riflessioni che possono dare delle idee per approcciarsi alla situazione e per strutturare un lavoro sul lessico da fare con questo ragazzo.

      1. Andare alla ricerca sul vocabolario della parola è utile, ma non è sufficiente per averne padronanza. Spesso le definizioni stesse che si trovano sul vocabolario (cartaceo e online) presentano ulteriori parole trigger che possono creare confusione e disorientamento al ragazzo. Potrebbe essere utile in questo caso trovare un momento, prima della lettura del testo, per presentare possibili parole complesse che ci sono nel testo fornendo una prima definizione sommaria delle stesse.

      2. La confusione aumenta a mano a mano che ci sono dei “buchi” di significato all’interno della frase. Siamo in grado di comprendere una frase che ha 2-3 buchi, ma se sono maggiori risulta solo frustrante e demotivante proseguire nella lettura.

      3. Per lavorare sul lessico è importante tenere presente due dimensioni: l’ampiezza del vocabolario e la profondità di conoscenza della parola. La prima è riferita al numero di parole conosciute, la seconda invece descrive quante conoscenze abbiamo sulla parola stessa. In ogni caso risulta fondamentale creare una rete semantica attorno alla parola ed usarla il più possibile per inserirla tra il lessico conosciuto e facilitare dunque il lavoro futuro di comprensione del testo. Si potrebbe pensare ad un’attività ad hoc per il ragazzo per approfondire e sedimentare meglio le parole incontrate durante lo studio.

      4. Si può raggruppare il lessico in tre livelli differenti di difficoltà. Il primo livello è quello che raggruppa le “parole-base” di una lingua (corrispondono a quelle che si imparano durante l’infanzia). Il secondo livello è quello delle parole che si apprendono principalmente dalla primaria in poi (influenzate da lettura e scrittura): sono parole ad alta frequenza, generalizzabili a più contesti. Il terzo livello è quello delle parole tecniche che sono utilizzate in un ambito specifico (ad esempio biologia, fisica, filosofia, …) e solitamente si imparano alle scuole secondarie. Può tornare utile porre attenzione sulla tipologia di parole in cui cade e proporre poi un training lessicale mirato a seconda del livello coinvolto. Spesso pensiamo che siano le parole di terzo livello a mettere in difficoltà i ragazzi, ma non è così: il secondo livello è quello colpito nella maggioranza dei casi di difficoltà di comprensione del testo.

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