Se la mamma dice no….vado dal papà!

Il compito del genitore non è di certo mai stato facile e in aggiunta, nell’epoca storica in cui stiamo vivendo, alcuni aspetti dell’educazione dei figli non sono diventati più semplici, anzi sono aumentati in complessità. Non esistono in ogni caso genitori perfetti, perciò il primo passo da fare è accettare le difficoltà e allo stesso tempo essere presenti nell’educazione dei figli, senza perdere di vista il proprio ruolo di genitore, mettendo in gioco risorse quali impegno, amore e volontà.
A volte il primo aspetto spinoso da valutare è proprio la relazione esistente tra i genitori e la capacità o meno dei due di creare alleanza nel modo di porsi nei confronti dei figli: non è sempre facile ad esempio trovare una maniera positiva di comunicare quando si hanno punti di vista diversi, né integrare i propri modelli di educazione e fare fronte comune in diverse situazioni. Questi aspetti sono però fondamentali per offrire ai figli un modello positivo di come relazionarsi con gli altri e per contribuire a rendere la famiglia un ambiente sicuro dove imparare e poter crescere.

Famiglia: non solo regole, ma anche relazioni e affetto

ll periodo in cui stiamo vivendo è caratterizzato da profonde trasformazioni e cambiamenti culturali e sociali. Queste trasformazioni importanti investono diversi ambiti e contesti della vita quotidiana delle persone: l’imponente sviluppo della società ci sta ad esempio spingendo verso ritmi di vita sempre più frenetici e stressanti e ciò ha un enorme impatto anche sulla famiglia, sul rapporto tra uomo e donna, sui ruoli di mamma e papà e sul rapporto genitori e figli.
In questa società il ruolo della famiglia si è trasformato; ciò comporta il sapersi relazionare con tanti altri contesti educativi differenti. Per fare questo prima di tutto è importante che il sistema familiare sia solido e coeso.
All’interno del sistema della famiglia il ruolo dei genitori non è più solo quello di comunicare informazioni e far rispettare norme in maniera autoritaria, ma comporta anche la trasmissione di competenze relazionali e affettive. Queste abilità costituiscono infatti una base solida a partire dalla quale i figli costruiscono le loro relazioni.
Proprio per questo l’educazione dei figli è un compito molto impegnativo che non consiste solo nell’applicazione di regole, più o meno rigide, con divieti e premi, ma interessa anche e soprattutto la dimensione emotiva oltre a quella degli affetti; infatti la famiglia rappresenta in senso generale un contesto dove si intrecciano diverse personalità che si relazionano tra loro e che devono trovare il modo di interagire e comunicare al meglio.
La famiglia costituisce quindi un punto di riferimento importante e fondamentale: il primo contesto dove vengono sviluppate le capacità sociali del vivere con gli altri.
Questo è uno dei motivi principali per cui la coerenza e la sinergia fra i genitori, agli occhi dei figli è importante. Infatti, un figlio, ancora di più se è piccolo, ha bisogno di ricevere chiarezza e punti fermi che gli serviranno per affrontare la realtà senza sentirsi smarrito o insicuro e se i suoi genitori riescono creare alleanza nel dare le regole e nel gestire i disaccordi sull’educazione dei figli possono offrire loro un modello sano di relazione e creare un ambiente sereno e sicuro dove vivere.

L’alleanza tra genitori alla base dell’educazione

Si sa che è normale che tra i genitori sorgano delle discussioni: mamma e papà possono avere due visioni e modelli di educazione differenti, dovuti al fatto che ognuno dei genitori ha il proprio vissuto e le proprie esperienze.
Al di là dei conflitti, è importante che venga mantenuta la coerenza di fronte ai figli. Far emergere i disaccordi in loro presenza, infatti, crea molta confusione perché rende più faticoso distinguere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato e capire e scegliere chi ascoltare.
non fa che inasprire il conflitto tra i genitori.
Nel caso in cui dovesse emergere una discussione davanti ai figli è importante comunque che questa rimanga sul piano dei contenuti e non diventi un puro attacco personale fatto senza motivazione. Frasi come “Sei sempre il solito”, “Gli lasci sempre fare quello che vuole, sei sempre debole” “Fai sempre quello che vuoi” sono accuse gratuite, che non portano a nulla ai fini dell’educazione del ragazzo. Meglio piuttosto sostenere la propria tesi sulla propria linea educativa, dando delle motivazioni alla propria scelta, così da non sfociare in vere e proprie liti. Per esempio si può dire “Non sono d’accordo su questa decisione perché penso che sia importante stimolarlo ad assumersi la sua responsabilità”, “Io farei in questo modo, perché così inizia ad essere autonomo”.
Inoltre è fondamentale tenere presente che quando non c’è accordo tra i genitori, può succedere che i figli cerchino di approfittare della situazione, mettendosi il più delle volte dalla parte del genitore meno rigido, che va più a loro vantaggio. Oltretutto spesso questa situazione finisce per creare nella mente del bambino una divisione tra il genitore,“buono“, quello che lascia il suo ruolo autorevole per abbassarsi al ruolo “dell’amico” alla pari, e il genitore “cattivo” che viene spinto di conseguenza ad essere autoritario piuttosto che autorevole.
Si può evitare di creare questo tipo di situazioni stressanti, in cui c’è confusione di ruoli, cercando, quando possibile, di rimandare il confronto con il partner, facendo in modo di decidere a priori una linea comune.
In conclusione l’alleanza tra i genitori nell’educazione del figlio e il rispetto di quello che è il loro ruolo all’interno della famiglia stanno alla base della creazione di una famiglia sana, serena e coesa dove i figli possano non solo crescere in un ambiente positivo, ma anche imparare come vivere le relazioni in un contesto sicuro dove sviluppare le proprie risorse al meglio.

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